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29/09/2014

Hic et nunc

Due settimane dalla mia partenza. Ancora non ci credo.
Cammino per le strade, rumorose, così piene di vita e di gente che quasi ho paura di perdermi.
Non so come definire questa sensazione. E' travolgente.
Gli inglesi lo chiamano "culture shock" e, onestamente, mai avrei considerato l'idea che qualcuno potesse davvero soffrirne.
Ci sono quasi cascata, lo ammetto. Ad un certo punto, però, mi sono detta: "Allora, cosa vuoi fare? Tornare? Perché? Non hai forse aspettato questo momento per tutta la vita? Ora sei qui. Fermati, guardati intorno, osserva la gente, chiudi gli occhi per un secondo e goditi il momento. E' la tua occasione irripetibile. Guarda la tua immagine riflessa in quella vetrina. Quella sei tu, adesso, piena di paure, dubbi e incertezze. Ma sai che c'è? Oggi puoi cambiare. Puoi reinventare te stessa. Ecco perché sei qui. Per perderti e poi, perché no, in una folla travolgente ritrovarti."
Non avevo mai pensato a questa possibilità prima di partire, eppure è così. Ho pianificato così tante cose, sognato per tanto tempo ad occhi aperti che improvvisamente, al sopraggiungere del momento propizio, ho quasi perso la cognizione dell' hic et nunc. Qui ed ora.
Allora, Carpe Diem, mi ripeto. Adesso è il momento. Non ho intenzione di compiere gli stessi errori. Non più. Permetterò a questa esperienza di cambiarmi al 100%.

Concludo questo breve pensiero con una frase che porto sempre con me:

"Quale sarà la nostra strada lo sapremo solo dopo averla percorsa".

-C.L


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